Ci sono dei fattori arcani che si accaniscono in modo particolare sulla lingua italiana con cattiveria e ostinazione. Ci sono termini della lingua inglese che è semplicemente doveroso usare anche in italiano, se si vuole evitare il ridicolo, specialmente nell’ambito dell’informatica. Quale parola italiana bisognerebbe usare per esempio al posto di mouse? Dispositivo di puntamento? Non facciamo ridere: mouse va benissimo, l’equivalente italiano non c’è e non è necessario inventarsene uno.
In molti altri casi questo non è necessario e soffro maledettamente a veder torturata la lingua italiana con perfido sadismo, ancora una volta il fenomeno è amplificato quando si parla di internet. Nessuna web agency che si rispetti ha dei concorrenti, avrĂ al massimo dei competitor. Non si fanno prenotazioni su internet, si fa online booking. A me questi termini fanno un po’ senso perchè nascono inevitabilmente dalla necessitĂ di supercazzola a clienti un po’ sprovveduti, dove mancano i termini tecnici se ne inventano di nuovi, anche se non sono necessari. Il bello è che se per caso si usa la parola “concorrente” in uno di quegli ambienti si finisce per essere guardati dall’alto in basso con aria di compatimento …
Tornando in argomento su molti siti è possibile prenotare online. Apparentemente su troppi siti, in realtĂ di tutti quei cosi che si occupano di vendere le camere degli alberghi non ne sopravvivranno molti, al massimo due o tre se sopravviveranno. Su questo sito si parla di prenotazioni su internet, il nome del sito webooking sembra un segno di resa di fronte all’inutile gergo supercazzoloso dilagante ma oltre il nome si cerca di fare un po’ della situazione con un mini osservatorio su portali, siti di alberghi e software di prenotazione.