Ah, il Google Keyword Planner! Un classico intramontabile per chi naviga nel mare della SEO. È come quella vecchia maglietta comoda che non vuoi buttare via: gratuita, affidabile e ti offre sempre quel comfort familiare. Direttamente dal motore di ricerca più famoso al mondo, questo strumento ti permette di:
- Scovare nuove parole chiave.
- Trovare varianti correlate.
- Stimare il volume di ricerca per ogni termine.
- Valutare il livello di competizione.
- E tutto questo a costo zero!
L’accesso? Facile come bere un bicchiere d’acqua. Disponibile come applicazione web e tramite API, ti basta un account Google Ads e sei pronto a partire. Ma attenzione, amici SEO, non è tutto oro quello che luccica.
Primo punto da tenere a mente: stiamo parlando di stime basate su dati storici. Se le tendenze cambiano, il nostro caro Google Keyword Planner potrebbe non essere il primo a saperlo. Inoltre, non aspettatevi che vi sveli i segreti della SERP, tipo quali funzioni sfruttare o come queste convertono.
Sì, è parte di Google Ads, quindi un po’ di esperienza con la pubblicità a pagamento potrebbe aiutarti a cogliere sfumature più profonde. Potrai osservare tendenze a livello demografico o più dettagliato, come per città o regione. Ma attenzione: a volte, questo strumento tende a combinare dati di parole chiave simili. Quindi, se vuoi capire se “keyword vicino a me” funziona meglio di “keywords vicino a me”, forse è meglio guardare altrove.
E poi c’è la storia delle definizioni “ampie”. Quando Google Keyword Planner parla di “competizione”, non ti sta dando il gossip su chi è in cima alle SERP, quanto stanno spendendo o quanto è probabile che tu possa scalzarli dal loro trono nelle prime 10 posizioni.
Detto questo, se stai cercando un’ispirazione veloce, nuove idee, se vuoi smanettare con le API e creare i tuoi strumenti personalizzati, o semplicemente preferisci fare da te, Google Keyword Planner è ancora un’ottima scelta. È come il vecchio amico che, nonostante qualche piccola pecca, non ti lascia mai a piedi.