Sul blog del tagliaerbe, circa 7 anni fa, è uscito un post illuminante: cos’è la fuffa e come riconoscere i fuffaroli. E’ la prima volta che lo linko da questo blog ma è un post che adoro, personalmente non condivido tutti i criteri che lui usa per l’identificazione dei fuffaroli ma di sicuro mi sento di condividere lo spirito dell’articolo.
Il mondo è pieno di fuffaroli ma nel web sembra esserci una concentrazione ancora maggiore. Dal giorno in cui il post è stato scritto ad oggi sono cambiate parecchie cose ma la sostanza è la stessa: chi lavora in questo settore e prova a farlo seriamente sa di essere circondato da squali, personaggi che si autodefiniscono guru ma che nella realtà dei fatti hanno pochissima esperienza e zero risultati da mostrare.
Secondo ma mia limitata esperienza il mondo della SEO è complicato non solo per la presenza dei guru ma anche del loro opposto, personaggi per i quali prima o poi troverò una buona definizione. Quelli per cui “è tutto facile”. Ci sono quelli che hanno scritto una paginetta su un certo argomento, una decina di anni fa, e adesso si ritrovano in prima pagina per tutta una serie di chiavi interessanti. Interessanti per loro, ovviamente, ma siccome ci sono riusciti senza fare troppa fatica pensano che sia facilissimo posizionarsi sui motori di ricerca, che non è necessario investire tempo e/o denaro e che sia la cosa più facile del mondo.
Il problema, nell’uno e nell’altro caso, è che i fuffaroli e i faciloni parlano e le loro opinioni attecchiscono e si diffondo, come virus. Il risultato è che molti imprenditori si rivolgono al guru consigliato del vicino oppure al cugino dell’edicolante, con risultati catastrofici.
Non ci sono arcani fattori in grado di posizionare un sito internet, non si ottengono risultati stabili con le chiacchiere o con la fortuna. Certo, un po’ di culo aiuta ma da solo non basta.
