Search Engine Land: la mecca dei SEO

Search Engine LandTutti i credenti della religione musulmana, secondo uno dei precetti più importanti, devono recarsi almeno una volta in vita a pregare a La Mecca. Search Engine Land è l’equivalente per i SEO: almeno una volta bisogna andarci e leggere un po’. E poi si finisce col ritornare piuttosto spesso fino a convincersi definitivamente del fatto che conoscere almeno un po’ di inglese è indispensabile per chi è interessato a studiare i motori di ricerca.

Sul sito si danno appuntamento un po’ tutti quelli che contano, è facile imbattersi in pareri autorevoli. Questo non autorizza a scollegare il cervello: come tutti i posti del mondo, virtuali e fisici, il sito è frequentato da una discreta massa di incompetenti e di gente che spaccia la propria opinione per verità assoluta.

Tanto per presentare un po’ il sito volevo linkare un post molto attuale e terribilmente utile. Se possibile aprendo anche una piccola discussione. L’argomento è l’https quale fattore di ranking per google ma facciamo una rapida premessa: se per caso non sapete di cosa sto parlando è notizia di qualche giorno fa il fatto che la connessione sicura, l’https, è entrato tra i fattori di ranking e che sta già influenzando l’1% delle query.

I dilettanti si sono buttato a capofitto a registrare certificati, quelli veramente bravi si sono fatti una risata, altri si stanno fermando un attimo a pensare e su SEL si trova una interessante discussione su questo argomento. Quelli bravi stanno dottamente disquisendo perchè parecchi conti non tornano con questo annuncio.

I conti che non tornano sono tanti: si tratta infatti di un annuncio veramente arcano! Non viene dai canali tradizionalmente usati da google (pur essendo a tutti gli effetti ufficiali) e, entrando nel merito della questione, è piuttosto illogico se non addirittura assurdo. Il fine potrebbe anche essere positivo, ovvero spingere il maggior numero possibile di siti ad adottare il protocollo sicuro ma, a prescindere dai costi di una cosa del genere (mi riferisco alla necessità di avere un indirizzo ip dedicato e non tanto al costo del certificato in sè), spingere a fare una cosa per i motivi sbagliati è una cosa che poteva andar bene a Machiavelli ma che fa incazzare la maggior parte delle persone ragionevoli.

Ora non ho nè l’autorevolezza nè la competenza per entrare nel merito della questione, mi permetto però di fare una osservazione: l’1% delle query può sembrare una percentuale insignificante ma lo è meno, molto meno se il vostro sito ricade in quella fettina di ricerche. Il discorso in termini generali può essere interessante ma chi si sta documentando per posizionare il proprio sito più che di consigli accademici e di filosofia del seo ha bisogno di sapere cosa fare. Se posso permettermi quindi consiglio a chiunque gestisca un sito di commercio elettronico di passarlo tutto su https, anche se questo può voler dire investirci tempo e denaro.

1 commento su “Search Engine Land: la mecca dei SEO”

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