Ci si può innamorare di un architetto o più precisamente del suo lavoro, delle sue opere?
Questo è quello che è successo a me nel mio ultimo viaggio a Barcellona (stiamo parlando del lontano 2003).
Avevo già visitato la città catalana da ragazzino; in poco meno di vent’anni la città è completamente cambiata da sporca e disordinata come me la ricordava a ordinata, pulita e piena di vitalità come l’ho ritrovata. La sorpresa maggiore per me è stata accorgermi che con la vecchiaia ho imparato a vedere le cose con occhi diversi. Per esempio quando da ragazzino ho visitato la strafamosa sagrada famiglia tutto quello che ho pensato è stato “bella forza, questi costruiscono una cattedrale con le gru, a Firenze nel Rinascimento facevano tutto a manina”.
Sono passato davanti alla altrettanto famosa casa Batlò (nota anche come la pedrera) e tutto quello che sono riuscito a pensare è stato “cosa non si fa per farsi notare e chissà che scomodo vivere in quella casa).
Nel 2003 ho capito di non aver capito niente, ho visitato con maggior attenzione le opere dell’architetto spagnolo e ho studiato un pochino. Il risultato di tutto questo lo vedrete (con molta calma visti gli attuali ritmi) su vivagaudi. Il contenitore è pronto, spero di riuscire a riempirlo al più presto!